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La soglia della raccolta differenziata dei rifiuti si sta rapidamente alzando soprattutto in quei centri che hanno fatto ricorso al sistema domiciliare. Nel 2007 il livello provinciale è stato del 44.92%, ben superiore a quanto previsto dalla legge. Ventidue Comuni hanno addirittura superato con un anno di anticipo l’obiettivo del 45% fissato per il 2008. Il miglior risultato in assoluto è stato raggiunto da Marmirolo, che è passato al conferimento domiciliare nell’estate 2006 e che deve la sua straordinaria performance alla raccolta dell’organico e della carta.  Marmirolo ha toccato quota 83.44%, ma stratosferiche possono essere anche considerate le percentuali registrate da Suzzara (81.15), Bozzolo (80.51), Roverbella (79.84) e Bigarello (79.03). Nelle ultime posizioni Monzambano, Virgilio e Casaloldo, che in pratica sono fermi ai valori stabiliti dalla normativa per il 2001. Tutti e tre hanno comunque la possibilità di un netto miglioramento, visto che Virgilio ha aperto una piazzola ecologica e che Monzambano e Casaloldo stanno lanciandosi in queste settimane nella raccolta domiciliare.  Questi e altri dati sono stati resi noti in Provincia ieri mattina, quando il presidente Maurizio Fontanili, l’assessore Giorgio Rebuschi e l’addetto all’Osservatorio rifiuti Giancarlo Poltronieri hanno presentato il rapporto su rifiuti urbani e raccolta differenziata redatto nel 2008 ma riferito al 2007 (seppur con proiezioni future).

Presente all’incontro anche Luisa Lombardi, sindaco di Marmirolo, il Comune più virtuoso.  Fontanili e Rebuschi hanno sottolineato le principali peculiarità della situazione rifiuti, con riduzione della produzione pro-capite, incremento della differenziata e (ma qui si tratta di una conferma) agevolazioni fiscali ai centri che si sono maggiormente distinti. Di tutto rilievo e significativo il dato sulla produzione totale dei rifiuti nel 2007 (223.240 tonnellate), che in controtendenza rispetto agli anni precedenti, ha evidenziato una diminuzione dello 0.69%, una percentuale che sale al 2.20 calcolando il pro-capite. Secondo Fontanili, due sono gli aspetti negativi: la mancata realizzazione della fusione del ciclo rifiuti, dopo 7 anni di spettative, e quantità ancora eccessiva di materiale che finisce in discarica. Per Rebuschi la diminuzione del materiale raccolto va attribuita anche alla recessione economica in parte già presente nel 2007 e che ha contratto i consumi e di conseguenza la produzione di rifiuti.

Il sindaco Luisa Lombardi si è infine detto orgoglioso del risultato conseguito, ha elencato le difficoltà superate e ha spiegato le iniziative promosse nel campo dell’informazione e dell’educazione.  Un cenno particolare merita la produzione giornaliera pro-capite dei rifiuti, che in provincia è stata in media pari a 1,52 chilogrammi. Le punte maggiori si sono avute a Bagnolo (1,93), Motteggiana (1,92), Ostiglia e Carbonara 1,82). Consistente anche quella di Mantova (1,77).  Differenze persino del 40% rispetto ad altre località. Casalromano, per esempio, è ferma a 1,04, San Giorgio a 1,07, Bigarello a 1,09, Rodigo, Ponti sul Mincio e Roverbella a 1,15.