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Martedì, 26 Luglio 2022 15:52

Elezioni politiche Italia 2022, quando si vota? Data, candidati e partiti

Elezioni politiche 25 settembre 2022- Apertura straordinaria ufficio  elettorale - Comune di Binasco

Nel dettaglio, la data delle elezioni è stata ufficializzata al 25 settembre 2022; un appuntamento importante, anche perché le prossime politiche in Italia vedranno l’entrata in vigore della riforma del taglio dei parlamentari, che è stata confermata dal referendum che si è svolto il 20 e 21 settembre 2020. Il prossimo Parlamento così sarà composto da 400 deputati e 200 senatori, per un taglio complessivo del 36,5% dei componenti di Camera e Senato. Salvo improbabili modifiche nei prossimi mesi, sarà confermato anche il Rosatellum come legge elettorale. Tutto da decifrare invece quello che sarà lo scacchiere politico, con i sondaggi che al momento darebbero come favorito per la vittoria il centrodestra, a patto che la coalizione si presenti unita alle prossime elezioni politiche in Italia.
La crisi di governo però porterà a una apertura anticipata dei seggi, precisamente al 25 settembre 2022. Per la prima volta nella storia repubblicana in Italia le urne si apriranno nel secondo semestre dell’anno. La road map delle elezioni è stata delineata: entro il 14 agosto i partiti dovranno presentare i simboli elettorali, mentre per le liste dei candidati ci sarà tempo fino al 22 agosto. 

Legge elettorale
La legge elettorale attualmente in vigore in Italia è il Rosatellum, già utilizzato in occasione delle elezioni politiche del 2018. In virtù della riforma del numero dei parlamentari, verranno eletti 400 deputati e 200 senatori. Il Rosatellum è una legge elettorale che prevede il 61% dei parlamentari eletti con il sistema proporzionale e il 37% con quello maggioritario attraverso dei collegi uninominali. Il restante 2% è riservato al voto delle circoscrizioni Estero. Nella parte maggioritaria l’Italia viene suddivisa in diversi collegi uninominali sia per la Camera sia per il Senato: il candidato in corsa che risulterà essere il più votato, verrà automaticamente eletto in Parlamento.
Nella parte proporzionale, ogni listino può essere formato da un minimo di due fino a un massimo di quattro nomi, dove vige la quota di genere con nessun sesso che può superare il 60% dei candidati presentati. Non sono previste le preferenze con il listino che è “bloccato”: per eleggere gli eventuali onorevoli si procederà in ordine di lista.
La soglia di sbarramento è del 3% per quanto riguarda le singole liste e del 10% per le coalizioni, che di fatto sono state rintrodotte senza la presenza del voto disgiunto: la preferenza espressa a un partito varrà per il proporzionale e andrà direttamente al candidato nel collegio, mentre i voti dati solo al candidato saranno ripartiti in maniera proporzionale tra i vari partiti che lo appoggiano.