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Giovedì, 17 Febbraio 2022 08:07

Venerdì 25 febbraio Bruno Alverà racconta "Walter Bonatti sul Dru" in teatro. Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria

Venerdì 25 febbraio alle ore 20.45 al Teatro Comunale di Marmirolo il giornalista sportivo Diego Alverà racconta “Walter Bonatti sul Dru”, evento organizzato da Panathlon Mantova con Sci Club Marmirolo e con il patrocinio del Comune di Marmirolo e del Coni di Mantova.
Come recita il titolo, la serata è dedicata al celebre alpinista bergamasco Walter Bonatti. Ospite presso il teatro di Marmirolo sarà il giornalista sportivo Diego Alverà, che con una narrazione della durata di un'ora e quindici minuti circa, con un vero e proprio setting teatrale, racconterà l’impresa del grande alpinista italiano sul Dru.

Nell’agosto del 1955, per la terza volta, Walter Bonatti tenta la scalata in solitaria del Petit Dru, nel gruppo del Monte Bianco. Si tratta di uno spuntone di roccia verticale di granito e ghiaccio alto 3.733 metri, che Bonatti ha già tentato vanamente di salire per ben due volte. Ed è proprio lì, tra spuntoni di roccia verticali e gelidi bivacchi in quota, che il racconto di Diego Alverà, storyteller di professione, ci conduce insieme a Walter, facendoci riflettere sul significato che la montagna ha per ciascuno di noi.
Sarà presente alla serata anche Alessando Giorgetta, direttore editoriale del Cai.

L’evento inizia alle ore 20.45, è gratuito e per partecipare - i posti a disposizione sono cento - occorre prenotare scrivendo una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. È necessario essere in possesso del Super Green Pass.

“Lo spettacolo – afferma l’assessore allo Sport Elena Betteghella – è aperto a tutti, non solo ai praticanti degli sport di montagna, ma all’intera cittadinanza, in quanto verrà narrata l’avventura realmente accaduta di Walter Bonatti che nella scalata al Dru ha incontrato momenti di profondo contatto con la natura, situazioni di difficoltà e occasioni di riflessione personale. La montagna quindi è da interpretarsi come metafora della vita”.