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Martedì, 06 Giugno 2023 12:51

Nasce la Cer di Marmirolo: il progetto è già stato presentato in Regione. Betteghella e Deluigi: "Vantaggi per la collettività tutta"

Anche Marmirolo avrà la sua Cer, acronimo che va a identificare le sempre più diffuse Comunità di Energia Rinnovabile.
Il voto all’unanimità scaturito lo scorso 25 maggio in consiglio comunale è stato l’evento spartiacque all’interno di un processo che da mesi vede coinvolti il Comune di Marmirolo, con in testa gli assessori Elena Betteghella e Vanni Deluigi, e altri attori quali l’Auser, il Villaggio Il Borgo e la RSA “Cordioli” – Fondazione Mazzali. Il partenariato vede la presenza anche della Parrocchia di Marengo che ha condiviso il progetto con la Diocesi di Mantova ed è stato seguito dal responsabile della Pastorale Sociale Diocesana Marco Pirovano. Da un lato, infatti, è giunto a termine un iter che in precedenza aveva già prodotto una delibera di giunta e la successiva firma dei responsabili degli Enti interessati a fare parte della Cer. Dall’altro lato, il via libera del consiglio comunale ha fatto sì che la Cer potesse candidarsi – lo scorso 29 maggio - alla manifestazione d’interesse promossa da Regione Lombardia.
Il progetto avanzato da Marmirolo prevede di installare pannelli fotovoltaici che garantiranno agli edifici interessati l’autoconsumo dell’energia prodotta, ma anche – in caso di eccedenza di quest’ultima – la possibilità di venderla a soggetti terzi. Il tutto in un quadro nel quale la normativa prevede incentivi sull’energia condivisa per chi fa parte della Cer. In sostanza, il vantaggio ricadrà sia su chi produrrà energia, riuscendo ad autosostenersi ed eventualmente anche a ottenere un ricavo dalla sua vendita, sia sui consumatori aderenti perché, usufruendo delle attuali previsioni di legge, pagheranno l’energia consumata a prezzi calmierati.
La costituzione della Cer ribadisce la costante attenzione da parte dell’amministrazione comunale ai temi della salvaguardia dell’ambiente, e inoltre il ricorso alle energie rinnovabili permette l’abbattimento delle emissioni di Co2. Ma non solo: “La Cer – affermano gli assessori Betteghella e Deluigi – produrrà benefici economici per i produttori e i consumatori, ma anche benefici per la collettività perché, non essendo la Cer a scopo di lucro, gli incentivi derivanti dalla condivisione dell’energia e previsti dalla legge saranno destinati, sia dal Comune che dagli Enti che hanno sottoscritto l’accordo, in parte per fare fronte alla povertà energetica, in parte per interventi a scopo sociale (ad esempio il trasporto di persone disabili) e in parte per interventi sul territorio, come nel caso della depavimentazione e riforestazione di aree pubbliche”.